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Biasca

Un campus intergenerazionale

Progetto per un nuovo centro civico con scuole, bibliomedia e casa anziani


CENTRI SCOLASTICI            #Servizi pubblici #Centri civici #Spazi dell’educazione

Introduzione

Il progetto per i nuovi stabili scolastici nasce dalla volontà di realizzare una nuova piazza per il Comune: un nuovo episodio connotato da una marcata evidenza urbana all’interno del sistema di spazi pubblici esistente. Il progetto cerca un delicato equilibrio tra domesticità e informalità degli spazi scolastici ed un evidente carattere pubblico della nuova piazza che mostri l’intero ambito come parte della comunità più ampia del borgo e il ruolo centrale che esso aspira ad avere: spazio pubblico, culturale, educativo, intergenerazionale e nuova centralità al piede della montagna.
La nuova piazza aggiunge però un tassello inedito. Le dimensioni generose del comparto e l’aggregazione tra più volumi offrono l’occasione per immaginarla in forma di campus: la volontà del progetto è quella di rendere evidente l’unità dell’aggregato dove tutti gli elementi lavorano sinergicamente e costituiscono parti di un tutto.

Site Report

Focus

Il progetto dell’intero comparto è costituito da un ambito più pubblico ed educativo, fatto da Scuola dell’infanzia e Servizio Educazione Precoce Speciale, Scuola elementare, Palestra e Bibliomedia e da una parte ricettiva speciale fatta dalla Casa Anziani, per complessivamente sei diverse funzioni pubbliche. Al fine di poter realizzare una composizione volumetrica chiara si è optato per la riduzione del numero di volumi edificati in un orizzonte di compattazione del costruito e salvaguardia dello spazio aperto. Il numero complessivo dei blocchi si è ridotto a quattro, con un equilibrio più adeguato tra vuoti e pieni in relazione alla dimensione complessiva del sito. L’aggregato di Scuola Elementare e Palestra ha prodotto un volume dalle dimensioni comparabili a quello della prospiciente Casa Anziani e ha permesso di realizzare con la loro giustapposizione un dualismo fondativo dell’intero assetto planivolumetrico.

Final Layout

Planimetria con inserimento dei piani terra

Lo spazio aperto si mostra nella forma di piazza-giardino che si muove tra i corpi edilizi. Tra di essi la Bibliomedia, edificio pubblico per eccellenza, assume un ruolo cardine, perno di tutta la composizione. In affaccio sul percorso pubblico centrale essa è riferimento spaziale di tutto il sistema: gli edifici più grandi fanno da fondale o da spalla all’intero aggregato liberando l’intera porzione ovest del sito a spazio aperto nel quale la Bibliomedia è isolata protagonista. Riferimento principe della composizione sono le tradizionali piazze italiane (Firenze, Parma, Cremona) dove il Battistero è edificio autonomo e popola la piazza come elemento eccezionale seppure in una scala minuta e nella sua evidente appartenenza agli altri che compongono la piazza (chiesa, campanile, palazzo comunale).

Il sistema degli spazi pubblici di Biasca con il nuovo Campus urbano intergenerazionale di Bosciorina

Il centro storico di Parma con il Battistero (da Colin Rowe e Fred Koetter, Collage City, Cambridge, Mass.: MIT Press, 1978)

Obiettivo del progetto è stato quello di rincorrere una continuità dello spazio urbano, una uniformità di atmosfera pur nella molteplicità degli elementi. Ognuno doveva avere un proprio carattere pur in un comune senso di appartenenza. Il concetto di Entanglement ci è parso adeguato per raccontare l’obiettivo posto: entità anche diverse e separate sono in grado di manifestare forme di correlazione. I quattro corpi edilizi si richiamano l’un l’altro e allo stesso tempo mantengono identità diverse anche in relazione alla loro posizione nell’aggregato complessivo del Campus urbano. Questa forma di appartenenza, distacco e tensione è stata chiarita poi attraverso lo studio di molti complessi scultorei di Alberto Giacometti. In particolare nella serie La Place è evidente la tensione tra le figure e tra esse e lo spazio che le circonda.

Alberto Giacometti, La Place II, 1948

La compattezza e l’unicità dei singoli corpi di fabbrica tra loro correlati, l’integrazione delle funzioni, la centralità dello spazio aperto definita dalla posizione di cerniera della Bibliomedia traducono formalmente e spazialmente l’identità profonda di un intervento rivolto a futuri fruitori di molteplici generazioni e ne configurano il carattere di forte valenza pubblica.

1. Scuola dell’infanzia
2. Scuola elementare / palestra
3. Bibliomedia
4. Casa Anziani

Gli spazi aperti pubblici del Campus urbano intergenerazionale

L’aggregato complessivo del Campus urbano intergenerazionale è articolato in tre parti.

1. Giungendo da est si apre una piazza di accesso all’intero sistema definita dal fronte continuo Scuola Elementare-Palestra e Casa Anziani: questo spazio si sviluppa in un percorso nord-sud che collega l’intera area e mette in contatto gli edifici dedicati alle diverse età. Un lungo porticato continuo ricavato al piano terra dei due edifici lo accompagna sottolineandone il carattere collettivo.

2. Centralmente al sito un passaggio pubblico est-ovest si stacca dalla
piazza di accesso e si insinua tra la Scuola Elementare-Palestra e la Casa Anziani. Dopo aver superato lo spazio compresso tra i due edifici si apre da sinistra a destra la grande piazza-giardino ed emerge interamente la Bibliomedia al suo interno.

3. La piazza-giardino copre il sito da nord a sud e unisce in un unico episodio con caratteri diversi gli spazi gioco per i bambini delle scuole, il parco pubblico e la piazza pavimentata. Obiettivo del progetto è stato quello di fondere questi tre usi dello spazio esterno in un unico luogo, pensando così di meglio rispondere all’anima intergenerazionale e alla dimensione comunitaria che il comparto vuole esprimere.

Pianta piano terra

Ogni edificio è strutturato attorno ad un grande spazio collettivo che dialoga con lo spazio esterno o con gli altri volumi. La Bibliomedia dispone le sale lettura in un grande vuoto centrale che sale dal piano terra sino in sommità affacciandosi sempre a sud verso il percorso trasversale di attraversamento dell’area. La Scuola Elementare è impostata su un sistema distributivo longitudinale centrale che si affaccia sulla Palestra al piano terra e salendo verso l’alto la sovrasta sino a giungere a vedere il cielo attraverso il patio. La Scuola dell’Infanzia infine è tutta rivolta verso sud: il sistema distributivo longitudinale corre centralmente all’edificio e alimenta i vani principali collettivi a sud che si affacciano direttamente sugli spazi esterni verdi di pertinenza. Essi offrono un’ampia terrazza verso la piazza giardino collettiva della comunità e gli edifici che la popolano.

Pianta piano primo

Tutti i volumi hanno lo stesso trattamento di facciata, ma ognuno con un’articolazione propria. La griglia portante in cemento armato è elemento ricorrente che fornisce continuità e unità dello spazio. Il diverso ritmo dei sostegni verticali tra i blocchi lavora contro la monotonia e l’eccesso di monumentalità e permette di far aderire la geometria della griglia alle necessità funzionali e costruttive specifiche di ogni edificio. Le differenti dimensioni dei tamponamenti nella trama della griglia strutturale hanno permesso poi di stabilire chiusure e aperture vetrate in coerenza con le necessità specifiche degli spazi interni dei singoli edifici.

Pianta piano secondo

Riconoscibile in pianta dal ritmo degli elementi portanti puntuali (pilastri) e lineari (setti) e immediatamente apprezzabile in elevazione, la modularità della maglia strutturale e spaziale in calcestruzzo armato cerca di dare vita ad un aggregato unitario ordinato e composto. La compattezza e la scatolarità dei corpi di fabbrica consentono infine l’ottimizzazione del comportamento energetico di ciascun volume funzionale; ripetibilità e flessibilità costruttiva offrono inoltre al progetto complessivo una realizzabilità semplice e fluida, unita ad una forte riduzione dei tempi di esecuzione.

Piante Casa Anziani

La cantierizzazione di ogni singolo corpo di fabbrica è pensata per “livelli”. La maglia strutturale e spaziale in calcestruzzo armato a vista rappresenta il “primo livello” di lettura della costruzione: è una matrice che genera l’ossatura portante, disegna le facciate, realizza le partizioni orizzontali e verticali all’esterno e all’interno dei volumi. Il “secondo livello” è costituito dai tamponamenti alternativamente opachi o trasparenti che danno vita al gioco di pieni e vuoti dell’involucro (in funzione della distribuzione interna, delle attività ospitate e dell’esposizione): pannelli prefabbricati in c.a., coibentati e con tessitura superficiale sono montati sulla facciata strutturale per le porzioni cieche, mentre infissi ad alte prestazioni con oscuranti in tessuto sono accoppiati a elementi in alluminio coibentato per le porzioni trasparenti. A completare l’esecuzione di ogni singolo corpo di fabbrica è il “terzo livello” definito dall’allestimento degli spazi interni e dalla distribuzione delle reti impiantistiche, affiancati dall’importante dotazione di elementi di coibentazione termica e acustica per il raggiungimento del massimo comfort degli spazi interni.

Render esterno di progetto

Info

Categoria: Progetto
Campo: Building Design
Elemento: Progetto di un aggregato urbano a servizi

Data: 2021-01
Tipologia: Concorso internazionale
Promotore: Comune di Biasca (CH)

CREDITI
Gruppo di progettazione: Arch. Stefano Tajana, Ing. civile Paolo Bernardoni, Ing. elettrotecnico Ulisse e Asta Capelli, Ing. RCVS Fabio Cimarolli e Domenico Gamba, Arch. Giovanna Cavalli, Arch. Marco Civardi, Arch. Andrea De Matteis, Arch. Francesco Ravera
Visualizzazioni architettoniche: Flooer
Plastico architettonico: BRG Studio
Collaboratori: Carlotta Bergonzi

INFO
Progetto per un campus urbano composto da edifici scolastici, biblioteca e casa anziani. Aggregati lungo una serie di diversi spazi pubblici realizzano un nuovo centro civico per la città.

DATI
Superficie territoriale: 23.072 mq
Superficie coperta: 7.071 mq
Superficie spazi aperti: 16.600 mq
Superficie costruita scuola d’infanzia: 3.458 mq
Superficie costruita scuola elementare: 4.847 mq
Superficie costruita bibliomedia: 1.273 mq
Superficie costruita casa anziani: 4.701 mq


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