Competition Project
Comune di Cesena
Cesena (IT)
2012.01
La via Emilia è oggi il tipico paesaggio urbano della strada di grande percorrenza. Riconvertire la strada ad un traffico locale offre l’opportunità di fare leva sulle condizioni di vita sociale e collettiva già presenti per ampliare all’intera sezione stradale e al suo intero sviluppo lineare quei caratteri di paesaggio urbano familiare e civico presente in numerosi episodi lungo la strada.
Team: Arch. Andrea De Matteis, Agr. Carlo Callari, Ing. Filippo Losi, Arch. Carolina Medici
Collaborators: Tommaso Borghesi, Arch. Roberta Rinaldi
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INTRO
Com’è possibile cambiare l’attuale atmosfera della strada, eliminare la sua disorganizzazione, il caos del suo non disegno, le molteplici lacerazioni del paesaggio costruito che definiscono i suoi bordi?
Il paesaggio suburbano della strada di percorrenza veloce è trasformato nel progetto in uno spazio domestico della passeggiata, a piedi o con l’auto a velocità ridotta.
Si presentano lungo la via una sequenza di micro-paesaggi locali di interazione sociale: una proliferazione di piccoli eco-sistemi domestici ricreano in aree limitate di scala umana le condizioni di comfort e qualità degli spazi interni delle abitazioni, declinate insieme al benessere degli ambiti naturali, racchiusi in isole definite, luoghi dove la natura è sovrana e si muove e rigenera spontaneamente.
- Vista dei giardini di comunità e dell’attraversamento pedonale
FOCUS
Il progetto ricerca la declinazione di un paesaggio specifico tra l’aggregazione sociale e vita all’aperto e l’attraversamento motorizzato.
Ma qual è l’atmosfera che è possibile definire per questo paesaggio senza ricondurlo a figure prestabilite provenienti da altre condizioni, quali ad esempio le strade pedonalizzate del centro storico o le greenway nei parchi?
Il tratto della via Emilia ha condizioni proprie che, individuate, chiarificate, lavorate e organizzate conducono ad un’immagine autonoma e indipendente.
L’obiettivo del progetto è quello di tenere insieme logiche appartenenti a scale diverse: dalle micro condizioni naturali, alla funzionalità del nastro stradale carrabile, alla moltiplicazioni di spazi per l’aggregazione sociale.
DATI
Lunghezza tratto stradale: 1,5 Km
Area intervento: 46.439 mq
Area di ulteriore sviluppo: 16.921 mq
Area carrabile: 15.676 mq
Area pedonale: 30.763 mq
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REPORT
- Viste locali
La via Emilia nel tratto interessato dal concorso solca un’area di prima periferia. E’ oggi il tipico paesaggio urbano della strada di grande percorrenza. Seppur recentemente sgravata di una quota parte del traffico di attraversamento la via Emilia in ingresso a Cesena rimane un luogo di prevalente pertinenza dell’automobile.
Ai margini del nastro carrabile nei pressi di alcuni ambiti locali diverse attività commerciali e di servizio producono una certa vivacità e intensità di vita collettiva. Gli spazi pubblici sono utilizzati dalle comunità locali in modo diretto e informale. Un senso di appartenenza pare emergere dai modi con cui i luoghi vengono usati, allestiti e trasformati dagli abitanti.
Il paesaggio della via Emilia è dunque oggi un mondo intermedio tra lo spazio dei flussi di attraversamento e i micro-luoghi di vita delle comunità.
- Planimetria generale (Area di intervento e aree di ulteriore sviluppo)
Al fine di rendere la strada più uniforme possibile e discreta seppure nella sua chiara identificazione si è trattato il nastro come un fuso.
Individuati gli incroci e ampliata la carreggiata ad accettare le isole centrali per la svolta a sinistra e le aree di sosta degli autobus, il nastro d’asfalto ha assunto una sezione mutevole: al fine di regolarizzarne il tracciato è stato inserito un sistema di cordoli in blocchi di calcestruzzo.
Mutando nelle dimensioni assorbono in una linea sinuosa le variazioni di sezione del nastro carrabile: scolpiti secondo diverse linee di sagomatura si sono ricondotte le discontinuità tecniche della carreggiata (corsia di incolonnamento, soste autobus, immissioni laterali, aree di sosta lungo la carreggiata) ad un tratto uniforme.
Come una sorta di annotazioni si aprono una serie di stanze lungo la strada: la via Emilia si popola di questi piccoli luoghi domestici. Una sorta di grande salotto pubblico, dove si trovano angoli diversi con mutevoli atmosfere.
Questa serie di micro-mondi locali, spazi domestici di quartiere, popola lo spazio pubblico dando un aspetto urbano alla strada.
Questi micro-paesaggi declinandosi come eco-sistemi si modulano in riferimento alla scansione di scala vasta del territorio: da ovest a est in ingresso alla città si riduce la frequenza e l’intensità degli elementi. Maggiore senso e opportunità di vita sono aggiunte nei settori più periferici a fronte di una loro rarefazione giungendo verso il centro dove la sezione stradale si riduce al compattarsi del tessuto edilizio ed è la città stessa ad offrire spunti per la vita sociale collettiva.
Gli eco-sistemi domestici reagiscono alle condizioni locali proponendo nello spazio pubblico soluzioni e luoghi il cui uso è richiamato da ciò che gli sta attorno – ad esempio di fronte ai due blocchi a corte di edilizia popolare una striscia di community garden offre agli abitanti porzioni di terreno dove coltivare le proprie piante ottenendo uno spontaneo abbellimento della città e una maggior senso di appartenenza delle comunità locali alla vita della città intera.
Una serie di uguali pensiline segnano i punti nevralgici lungo la strada. Nella molteplicità di interventi ed eterogeneità degli spazi il loro ripetersi produce un’immagine unitaria per l’intera area.
Di altezza variabile e ingombro mutevole, esse sono gli unici manufatti di grande dimensione e sono volte a costruire relazioni di scala urbana più vasta.
Gli elementi di arredo urbano arricchiti con altri piccoli manufatti si aggregano in alcuni punti nevralgici lungo la strada predisponendo i nuovi spazi per la vita collettiva.
La vegetazione come gli arredi e i piccoli manufatti costruiti si dispone in maniera irregolare lungo la via collaborando a produrre un ritmo non omogeneo di fruizione degli spazi lungo la strada.
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Sezioni stradali
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- Planimetria ecosistemi
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Planimetrie di dettaglio
Eco-sistema domestico #2 Isola di sosta e attesa
La pista ciclabile perde la sede protetta e si immette in un’isola di sosta e attesa dell’autobus con punto informativo e vendita biglietti. Alcuni piccoli volumi accolgono al coperto spazi per il relax. La grande pensilina segna lo spazio di fermata dell’autobus e indica il luogo di attraversamento pedonale.
- Vista 3d isola di sosta
- Vista dell’isola di sosta e attesa
Eco-sistema domestico #12 Giardino del Risorgimento
Riqualificazione del piazzale Risorgimento con la realizzazione di una giardino d’angolo. Esso accoglie una pensilina urbana e un sistema di sedute disposte circolarmente secondo il disegno complessivo del giardino.
Esso potrà espandersi nell’area ora occupata dal bar e dai parcheggi: un sistema di verde torna a poplare l’argine del fiume verso il centro città. Un percorso nel giardino conduce ad un punto panoramico sull’alveo del Savio.



Alcuni giochi per i bambini sono immersi in aree verdi. Un edificio basso definisce lo spazio verso la strada aprendosi in direzione dell’ippodromo. Esso contiene un caffè con libreria, un internet point ed un temporary shop disposti lungo alcuni passaggi che permettono di attraversarlo nelle direzioni principali.
Verso l’area a parcheggio in corrispondenza della biglietteria una sequenza di cinque piccoli box accoglie alcune attività per la mobilità ciclistica, quali il noleggio biciclette, il parcheggio e un box fotovoltaico per biciclette elettriche. Tra questi è poi presente un piccolo chiosco per le piadine dove può ricollocarsi l’avventore che oggi gestisce il chiosco presente sull’area.
- Spaccato assonometrico SCH